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Corso ricostruzione unghie. Come iniziare?

Ricevo tante email dove mi chiedono consigli riguardo le unghie artificiali sia per la tecnica in acrilico che in gel.
Molti mi chiedono dove fare un buon corso di qualificazione e molte mi raccontano la delusione del corso regionale.
Qualcuno mi definisce la “paladina” dell’acrilico e tanti mi consigliano di passare al gel perchè si guadagna di più e vi è maggior richiesta. Cerco sempre di rispondere ad ogni domanda o affermazione che “io adoro la tecnica in acrilico e non voglio assolutamente cambiare” e anche se mai in Italia ci arriveremo, cosa poco probabile, ci sono tantissimi luoghi nel mondo dove poterla esercitare adeguatamente alla mentalità del posto, specie dove le donne amano culturalmente curarsi e amano decorarsi. Purtroppo sento in continuazione dire che l’acrilico è vecchio è tossico e non si usa più. Non è assolutamente vero. In continuazione vengono da me donne Russe, donne dello spettacolo e donne in carriera che lavorano all’estero dove hanno conosciuto l’acrilico e lo chiedono esplicitamente. Per rispondere ad una ragazza che mi ha scritto da Milano chiedendomi come ho iniziato questo mestiere, vorrei raccontarvi la mia esperienza. Premetto che sono veterana dell’arte della pittura e della scultura fin da bambina e ho ben dieci anni alle spalle di restauro di oggetti d’arte e affreschi, ma ahimè, quando sui ponteggi all’interno di una chiesa di Pavia ho dovuto lottare con la fobia del vuoto, ossia le vertigini, ho dovuto accettare il mio limite e prendere coscienza che non avrei potuto più lavorare nei cantieri. Voi ben sapete la difficoltà qui in Italia di accettare l’arte e l’artista come un lavoro vero e proprio e un lavoratore vero e proprio. Saprete sicuramente che gli artisti sono discriminati ed emarginati e definiti fannulloni e non esiste un contartto di lavoro per i pittori o gli scultori ecc e che si lavora solo su raccomandazioni. Quando leggo la famossa scritta ” Italiani popolo di navigatori artisti ecc…Quanta rabbia mi fa andrebbe cancellata! Invece i nostri talenti d’arte scappano all’estero dove possono lavorare nel campo dell’arte al pari di qualsiasi altro lavoro, all’estero l’arte è vista come un pregio e i creativi e i pittori sono considerati, qui in Italia non solo non c’è la cultura ,ma si sta devastando e cancellando in ogni forma, basta semplicemente osservare le università e ciò che sta succedendo, ma evito di entrare nei discorsi di politica e cultura, non basterebbero duemila pagine e non cambierebbe comunque nulla! Quello di cui ho il sospetto è che ci voglio rendere solo stupidi e compratori per le loro speculazioni e interessi! E’ è pur vero però, che noi Italiani siamo un popolo addormentato e ci crogioliamo nel torpore e nella convinzione di star bene e ci piace lamentarci senza reagire. Cosi sia. Non mi dilungo.
Ritorniamo alla mia esperienza. Dunque, finita la carriere di restauratice di affreschi, con mio grande dispiacere all’inizio, ho dovuto adattarmi al mestiere di onicotecnica e ho scelto l’acrilico perchè l’acrilico sotto il punto di vista artistico permette la scultura e fin qui è perfetto per me. Se non ho i colori, vista la scarsa reperibilità dell’acrilico in quanto poco commerciale, me li creo attraverso i 5 colori primari il bianco e il nero e in questo sono brava come lo sono stata per il restauro o la pittura.
Il buon gusto so che non mi manca, anche se devo comunque attenermi alle richieste del cliente, limitata dai nostri costumi. Come ho cominciato?
Ritornata a Roma da Pavia, dopo un mesetto di crisi totale e a ben 37 anni a dover ricominciare, mi sono chiesta quale fosse il campo dove mai ci sarebbe stata crisi. Dopo varie ricerche ho realizzato! L’ESTETICA! Inizialmente ho pensato al make up, poi ad un corso per estetisti, ma a me l’idea di fare cerette e massaggi, non mi piaceva molto. Più tardi, mi venne in mente la storia di una donna di Firenze che già venti anni fa decorava le unghie. Preso il computer ho digitato “decorazione delle unghie” e sorpresa! Mi si è aperto un mondo! Unghie artificiali, allungamento, decorazione, gel, acrilico… Davvero non sapevo nemmeno l’esistenza di tutto ciò. Benissimo mi son detta ma cos’è il gel’ Cos’è l’acrilico?
Sempre di più leggendo e informandomi tantissimo, ho scelto acrilico perchè come scultura e dal punto di vista artistico e decorazione era perfetto! Per circa un mese intero mi sono recata alle tante scuole dove effettuavano corsi e alla mia richiesta sul corso in acrilico, mi veniva risposto che dovevo prima fare il corso in gel e nessuno mi dava la possibilità di iniziare con l’acrilico. Testarda come sono, (pregio o difetto, non importa, ma in questo caso è stato un pregio essere testa dura) ho continuato per circa un altro mese a chiedere e finalmente una scuola mi ha detto che potevo cominciare dall’acrilico.
La simpatica ragazza di Milano, nella sua email, mi ha scritto la sua esperienza e ciò che vi ho raccontato è lo stesso che sta succedendo a lei e mi ha chiesto se è necesario fare prima gel e poi acrilico. A mio parere no, perchè sono due tecniche diverse, tranne che per la base e questa viene insegnata in entrambi i corsi.
Il mio primo corso?
La grande sorpresa è che si mi han dato una base, ma il kit era completamente formato da prodotti scadenti e l’insegnante mi ha dato 4 fogli stampati da internet da cui traeva spunto per insegnarmi! 390 Euro per qualcosa che avrei poturo imparare da internet a casa da sola e gratis!!!! Il primo corso è stata una “sola” come dicono a Roma e cioè una fregatura!
Ancora una volta delusa, ma testarda come sempre, ho ricominciato a cercare e nel frattempo mi esercitavo sulle mie povere 5 unghie della mano sinistra. Smontavo e rimotavo ogni giorno la ricostruzione e cercavo un corso migliore e specifico, serio e vero. Sono approdata alla Ez-Flow di Roma da Francesca Antonioni e finalmente ho visto le sue unghie in acrilico perfette a stiletto decorate e bellissime! Mi sono detta lei si che mi può insegnare la tecnica in acrilico. Fu così, rifeci il corso altre 400 Euro in acrilico base e 360 Euro in Nail Art, quest’ultima fu una spesa inutile perchè già i miei fiorellini (che è ciò che insegnato insieme alle sfumature a due o tre colori) erano perfetti ancor prima del corso.
Tutto ciò che faccio oggi non è frutto dei corsi, ma del mio impegno costante di pratica giornaliera, è frutto della mia passione per la decorazione e la fantasia di plasmare materia che prende vita con un pennello un liquido e una polvere.
Col tempo ho incrementato i corsi tra cui molto importante quello per la fresa elettrica in modo da evitare tendiniti a braccio e polso a causa della limatura e inoltre ho voluto fare una spesa in più per un corso di gel. Ogni giorno mi documento sulle novità, sulla moda di entrambe le tecniche attraverso siti americani europei ecc e con google mi arrancio per le traduzioni. Pensate che in messico ci sono ben 7 riviste per le unghie!
Ogni giorno l’esperienza mi fa crescere così come la passione per questo mestiere. Sono due anni che non tolgo mai la ricostruzione sulle mie unghie, quando lo faccio solo per cambiarla, mi sento nuda in pieno inverno. Ho imparato ad usare anche la mano sinistra, ricordo la prima volta 5 ore per allungare 5 dita con la mancina! Oggi sono felice per ciò che faccio, ma rammaricata perchè non c’è una scuola che dia opportunità ai talenti in acrilico o in gel o in decorazione e quanto altro e non c’è una scuola dove approfondire migliorare e scoprire e scegliere i professionisti e portarli ad un alto valore, specie se utili a sponsorizzare i loro prodotti cosa per loro più importante di formare professionisti. E’ tutto fermo, soprattutto per regolarizzare il mestiere di onicotecnica siamo lontani anni luce, in Francia ad esempio i corsi per le unghie vengono rimborsati, in Russia durano due mesi e non tre giorni. Noi non abbiamo la cultura per fare di un mestiere una “vera nicchia che ci distingue” qui si pensa solo al busines che è leggittimo, ma il resto? Purtroppo ho scoperto che anche in questo campo durante le gare e competizioni che si svolgono esiste solo la raccomandazione, non il talento.
Da un po’ di tempo mi chiedo se vale la pena restare qui in Italia dove si apprezza davvero poco questo mestiere così importante in ogni luogo del mondo. Restare qui e lottare per qualcosa che non esisterà mai! Sarei una “Don Chisciotte”
Ancora oggi si pensa che l’onicotecnico sia il manicurista delle pellicine e dello smalto e questo lo dimostrano le clienti che si siedono trattandoci come se non stessimo noi lavorando, ma come se ciò gli fosse dovuto con una mancia come ad un a seduta dal parrucchiere, ma non è così, l’onicotecnico è il tecnico delle unghie, colui che scolpisce e dà forma a qualcosa che non c’è allungando le unghie e decorando le unghie e ci vuole pratica e passione tecnica e cuore per fare ciò.
Ci vogliono prodotti costosi e tempo per trasformare delle mani trascurate e delle unghie mozzate in capolavori di estetica!
Se voi onicotecniche vi ritrovate in ciò che ho espresso vi prego intervenite con i commenti e parliamo insieme delle nostre esperienze invece di lottare tra noi cerchiamo invece di essere unite e farci ascoltare e cominciare a difendere questo mestiere con i denti e con le unghie! Appunto ;o)…
Detto ciò con il cuore auguro a tutte le mie colleghe un felicissimo Anno nuovo e che ci porti davvero il rispetto che meritiamo e speriamo che non approvino la legge che ci obbligherà a fare due anni di corso come estetiste per fare le onicotecniche! Credo siano abbastanza i soldi che già abbiamo speso per i corsi fino ad oggi e chi sa se ci saranno mai riconosciuti.
Per ora sono solo dei pezzi di carta da ben 350-500 euro ciascuno!
AUGURI A TUTTI E UN ARRIVEDERCI AL PROSSIMO ANNO 2011