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ALLERGIE ALLA COLLA PER UNGHIE E IL GEL

Per coloro che parlano male dell’acrilico inventando storie assurde e infondendo timore alle donne che vogilono usare l’acrilico o chiedere informazioni a riguardo della ricostruzione in acrilico, consiglierei di leggere per bene questo articolo che riporto:

Articolo redatto da APNO – Associazione Professionale Nazionale Onicotecnici http://www.apno.it

I risultati dei patch test a cui sono stati sottoposti i pazienti hanno dimostrato che il 2-idrossietil metacrilato (2-HEMA) e l’etil-cianoacrilato (ECA) sono i due allergeni che permettono più frequentemente, e con sicurezza, una diagnosi di allergia da contatto agli acrilati contenuti nelle unghie cosmetiche.
Il 2-HEMA è, tuttavia, un ingrediente costantemente presente nei prodotti a gel, mentre non è presente in alcune unghie acriliche.
Per i pazienti allergici al 2- HEMA l’uso di gel per le unghie è da evitare, a meno che non si usino preparati che ne sono privi. La migliore alternativa sembrano essere comunque le unghie in seta sempre se il paziente non è sensibile all’ECA presente in tutte le colle per unghie.

Manifestazioni cliniche
L’eczema da contatto è provocato da una reazione della pelle a sostanze esogene di varia natura (chimica, chimico-fisica, biologica). I meccanismi che provocano l’insorgenza degli eczemi da contatto sono due. Nel primo caso, il contatto con la sostanza provoca un’irritazione della cute e un danno cellulare, e in questo caso si ha una dermatite da contatto irritante. Nel secondo caso si ha una sensibilizzazione allergica verso sostanze specifiche e si è in presenza di una dermatite da contatto allergica. Per la prima è sufficiente anche un singolo contatto cutaneo, mentre la seconda richiede un periodo di almeno 6-10 giorni per la comparsa dei sintomi. La dermatite da contatto provoca la comparsa di eritemi, edemi e vesciche, con la successiva formazione di croste e, infine, desquamazione. Le lesioni iniziali sono localizzate nella zona della cute che è stata esposta alla sostanza sensibilizzante, ma possono anche propagarsi ad altre aree cutanee, nel caso in cui l’esposizione alla sostanza irritante continui.

Le sostanze in grado di provocare questo genere di patologia sono molte e di tipi diversi oltre alle sostanze presenti nei gel e nelle colle da ricostruzione: metalli (cobalto, cromo, nichel), farmaci (antibiotici, antistaminici), tessuti, cosmetici (deodoranti, smalti per unghie, tinte per capelli), prodotti utilizzati in casa (saponi, detersivi ecc.).
Alla diagnosi si giunge mediante test allergologici cutanei; la terapia ha lo scopo di ridurre i sintomi, specialmente il prurito, e accelerare la fine della malattia.
È ovviamente di fondamentale importanza individuare la sostanza che ha scatenato la reazione ed evitarla, anche ricorrendo a indumenti protettivi (guanti, tute) o creme apposite.